I filtri autopulenti Aron Free-flow trovano applicazione in diversi settori industriali, come ad esempio il petrolchimico, il siderurgico, e la depurazione civile ed industriale, per la filtrazione di acque inquinate da detriti solidi.
Il controlavaggio avviene per effetto della stessa pressione di rete ed il funzionamento è garantito con la semplicità costruttiva sapientemente curata per minimizzare la manutenzione e massimizzare l’economia di esercizio.
Nei filtri autopulenti Aron Free-flow non ci sono organi in movimento, tranne la valvola a farfalla interna che inverte il flusso durante la fase di controlavaggio.
Un esempio tipico di applicazione dei filtri autopulenti Aron Free-flow è a monte degli scambiatori di calore, sia nelle raffinerie che nelle acciaierie e a monte degli impianti di trattamento UV e osmosi inversa come prefiltri per garantire un minor sporcamento delle membrane e dei filtri veri e propri.
Filtro autopulente in raffineria a monte di scambiatori di calore
Il singolo filtro raggiunge una portata di filtrazione massima di 700-750 m3/h, in applicazioni industriali in cui sia richiesta un aporatat maggiore è possibile montare i filtri in parallelo, montandoli in skid di filtrazione con grado di filtrazione eventualmente anche variabile.
Un esempio di applicazione di questi skid è mostrato nella figura successiva, che mostra un primo skid da 7 filtri in parallelo al piano inferiore con grado di filtrazione 200 micron, ed un secondo skid sempre da 7 filtri in parallelo, con grado di filtrazione 50 micron al piano superiore: